La razionalità suscitata dalla conoscenza sensibile; sollecitata
dalla parlata materna (contenitore che vuole riempirsi),
dalla pressione istintiva pneumatica, e dalla non
prendibilità o eliminabilità.
dalla parlata materna (contenitore che vuole riempirsi),
dalla pressione istintiva pneumatica, e dalla non
prendibilità o eliminabilità.
Il meccanismo automatico infernale, che Satana ha bene
impiantato alla mia umana concezione, funzionando mi va
componendo. Compone per me. Che cosa mi va componendo?.
Mi va componendo una serie di conoscenze. Non
sono conoscenze pure e semplici che mi lasciano indifferente
ed immobile, ma si vestono di una pregiata ed ambita
qualità: sono conoscenze convincenti; quindi, mi va
componendo una serie di coscienze. Le coscienze sono
come centrali operative: presiedono, guidano, e regolano
l’agire della persona. La prima l’abbiamo vista farsi nella
parte istintiva del meccanismo: istinto, amore per me, col
suo Agente, ambedue informati dall’istinto col loro rispettivo
sentire ed agire conseguente. La conoscenza istintiva
si inscrive in tutti gli elementi del meccanismo automatico;
il suo accumularsi va componendo una coscienza istintiva.
A quattro anni è già così ben formata e composta, da
poterla definire matura e perfetta.
È il primo componimento: la coscienza istintiva. Ormai
essa è l’unica guida della quale dispongono le nuove generazioni.
È la coscienza dei primi anni di vita.
Ad essa non ci si ferma, a meno che una demenza impedisca
l’evolversi della razionalità. Ma lo sviluppo ordinato
dell’infante porta sicuramente all’accensione prima, e poi
allo sviluppo graduale della sua razionalità. La parlata
materna, da abilissima, dà un contenitore verbale ai primi
germi di razionalità accesi dalla conoscenza sensibile. Le
sollecitazioni vengono dalla conoscenza sensibile, la
quale è ordinata a quella razionale.
Dalla vista sensibile a quella spirituale.
Dalla sensibile alla spirituale-volitiva.
Dai sensi si passa all’intelligenza.
1) Il primo stimolo è dato dalla crescita di una pressione
pneumatica nella coscienza istintiva. Il bimbo, senza
pensare né volere, per istinto prende ciò che gli piace e
scarta ciò che non gli piace. Per ogni atto istintivo si va
accumulando l’amore di odio: in morte viva dell’amore.
Il cumulo fa pressione ed avviene un travaso, un
passaggio a fuoriuscita. Per effettuarlo occorre il farsi
di un recipiente capace di accoglierlo: la razionalità. La
pressione pneumatica istintiva sollecita insistentemente
l’evolversi della razionalità.
2) A questo punto se ne affianca un secondo: la non prendibilità
immediata di ciò che piace e la non eliminabilità
immediata di ciò che non piace. Tutto questo fa balzare
su la razionalità del bambino.
La massa crescente di morte viva dell’amore vuole uscire
da un ambiente istintivo, e passare in quello razionale che
gli è connaturale. Man mano che la razionalità si espande,
la massa inconscia di amore di odio va scorrendo in essa.
Con la massa liquida di amore di odio scorre pure il sentire
proprio dell’amore per sé e dell’odio. Ma soprattutto a
rendere facile lo scorrimento è il piacere che si è accumulato
insieme con l’amore di odio.
Aperto il passaggio dall’istintività alla razionalità, non
interverrà più alcuna occlusione, perché lo scorrimento
non incontra più alcun ostacolo.
Non è detto che la coscienza istintiva si vada esaurendo.
Essa viene sempre alimentata da tutti quegli scatti istintivi
che succedono ad ogni tocco che raggiunge il centro
della persona. A questo punto, si può far luce su quegli
scatti istintivi che noi scioccamente diciamo non pronti ad
accendersi o a spegnersi. Dopo uno sfogo, non sei più
come prima, perché la morte è passata nella razionalità
con una nuova coscienza.
impiantato alla mia umana concezione, funzionando mi va
componendo. Compone per me. Che cosa mi va componendo?.
Mi va componendo una serie di conoscenze. Non
sono conoscenze pure e semplici che mi lasciano indifferente
ed immobile, ma si vestono di una pregiata ed ambita
qualità: sono conoscenze convincenti; quindi, mi va
componendo una serie di coscienze. Le coscienze sono
come centrali operative: presiedono, guidano, e regolano
l’agire della persona. La prima l’abbiamo vista farsi nella
parte istintiva del meccanismo: istinto, amore per me, col
suo Agente, ambedue informati dall’istinto col loro rispettivo
sentire ed agire conseguente. La conoscenza istintiva
si inscrive in tutti gli elementi del meccanismo automatico;
il suo accumularsi va componendo una coscienza istintiva.
A quattro anni è già così ben formata e composta, da
poterla definire matura e perfetta.
È il primo componimento: la coscienza istintiva. Ormai
essa è l’unica guida della quale dispongono le nuove generazioni.
È la coscienza dei primi anni di vita.
Ad essa non ci si ferma, a meno che una demenza impedisca
l’evolversi della razionalità. Ma lo sviluppo ordinato
dell’infante porta sicuramente all’accensione prima, e poi
allo sviluppo graduale della sua razionalità. La parlata
materna, da abilissima, dà un contenitore verbale ai primi
germi di razionalità accesi dalla conoscenza sensibile. Le
sollecitazioni vengono dalla conoscenza sensibile, la
quale è ordinata a quella razionale.
Dalla vista sensibile a quella spirituale.
Dalla sensibile alla spirituale-volitiva.
Dai sensi si passa all’intelligenza.
1) Il primo stimolo è dato dalla crescita di una pressione
pneumatica nella coscienza istintiva. Il bimbo, senza
pensare né volere, per istinto prende ciò che gli piace e
scarta ciò che non gli piace. Per ogni atto istintivo si va
accumulando l’amore di odio: in morte viva dell’amore.
Il cumulo fa pressione ed avviene un travaso, un
passaggio a fuoriuscita. Per effettuarlo occorre il farsi
di un recipiente capace di accoglierlo: la razionalità. La
pressione pneumatica istintiva sollecita insistentemente
l’evolversi della razionalità.
2) A questo punto se ne affianca un secondo: la non prendibilità
immediata di ciò che piace e la non eliminabilità
immediata di ciò che non piace. Tutto questo fa balzare
su la razionalità del bambino.
La massa crescente di morte viva dell’amore vuole uscire
da un ambiente istintivo, e passare in quello razionale che
gli è connaturale. Man mano che la razionalità si espande,
la massa inconscia di amore di odio va scorrendo in essa.
Con la massa liquida di amore di odio scorre pure il sentire
proprio dell’amore per sé e dell’odio. Ma soprattutto a
rendere facile lo scorrimento è il piacere che si è accumulato
insieme con l’amore di odio.
Aperto il passaggio dall’istintività alla razionalità, non
interverrà più alcuna occlusione, perché lo scorrimento
non incontra più alcun ostacolo.
Non è detto che la coscienza istintiva si vada esaurendo.
Essa viene sempre alimentata da tutti quegli scatti istintivi
che succedono ad ogni tocco che raggiunge il centro
della persona. A questo punto, si può far luce su quegli
scatti istintivi che noi scioccamente diciamo non pronti ad
accendersi o a spegnersi. Dopo uno sfogo, non sei più
come prima, perché la morte è passata nella razionalità