La conoscenza istintiva convinta: coscienza istintiva:
unica guida delle nuove generazioni.
tutto ciò che piace per farlo contento, e prontissimi ad
accumulare la piacevolezza delle cose per sciogliere i suoi
capricci. Educatori accecati ed accecanti.
Quella coscienza non è solo conoscenza, ma accumulo di
morte dell’amore, che va a comporre la massa dell’inconscio
che ci terremo addosso fino alla fine dei tempi.
Una guida, quindi, abbiamo visto, seguita e creduta. La si
sente e crede in proprietà personale, mentre invece viene
imposta da Satana.
unica guida delle nuove generazioni.
Abbiamo raccolto il meccanismo automatico infernale
che Satana ci ha bene impiantato in tre successioni sintetiche:
- Ad ogni tocco, il mio sentire.
- Ad ogni sentire, il mio agire.
- Ad ogni agire, il mio acconsentire.
Funzionando, cosa produce?. Il meccanismo non è fine
a se stesso. Ora, il meccanismo automatico funzionante è
costituito di una realtà umana nuova, che diventa la regola
guida dell’uomo. La realtà nuova si chiama coscienza.
1) Per sé la coscienza è una conoscenza razionale convinta:
capace di aspirare e di assorbire completamente la
volontà, che si dispone al servizio dell’intelligenza. La
conoscenza razionale è un’attività esclusiva della mia
intelligenza.
2) Ma anche la mia istintività ha una sua conoscenza che
per il modo di farsi e per gli elementi impiegati prende
il nome di conoscenza istintiva. Ora, questa conoscenza
istintiva, che si va accumulando di continuo, finisce
per comporre una conoscenza convinta: una coscienza
che si qualifica come istintiva.
Alla conoscenza istintiva concorre la parte istintiva del
meccanismo automatico: l’istinto, con tutto quello che è
informato da esso. Ha la forma dell’istinto: il centro della
persona: lo spirito di amore del Padre con il suo Agente;
dal primo parte il sentire istintivo, dal secondo l’agire
istintivo. Il centro della persona è stato istintivizzato da
Satana: gli ha imposto la forma dell’istinto. La conoscen-
za istintiva si distende in questo percorso: i tocchi veicolati
dall’istinto giungono all’amore per me, che mi dà il
suo sentire: mi piace o non mi piace. Quel sentire azionato
dall’Agente mi fa prendere quel che mi piace ed eliminare
chi non mi piace. Per istinto mi amo e odio. Tutti i
tocchi concorrono alla conoscenza istintiva e tutti li fa
istintivamente convinti: ecco la coscienza istintiva. Sono
tutti fortemente collegati e convergenti a un’identica azione.
C’è comunione perfetta tra di loro.
A quale età della persona si deve assegnare la formazione
della coscienza istintiva?. A quell’età in cui l’essere
umano ancora non dispone della sua attività razionale.
Sono gli anni dell’infanzia. Vi funziona esclusivamente il
meccanismo nella sua parte istintiva.
La sua formazione è graduale e bene sopportata nella crescita,
e a quattro anni si può dire sicuramente confezionata,
anche perché a quell’età si nota già la presenza e appare
chiaramente un’attività incipiente razionale che dapprima
si inserisce sulla istintiva, e poi gradualmente la va
sostituendo. A quattro anni la coscienza istintiva è presente
nella sua pienezza e l’infante va pienamente convinto di
prendere ciò che gli piace e di scartare ciò che non gli
piace. L’infante ha la sua guida per il resto della sua vita:
una guida cieca.
Una guida fatta di morte viva dell’amore, fatta di amore di
odio, una guida verso la morte eterna dell’amore. I genitori
non ne sanno nulla; anzi, ciecamente, pensano e sentono
e parlano dell’innocenza dell’infante. Peggio ancora:
sono gli animatori di quella formazione, pronti a fornirgli
che Satana ci ha bene impiantato in tre successioni sintetiche:
- Ad ogni tocco, il mio sentire.
- Ad ogni sentire, il mio agire.
- Ad ogni agire, il mio acconsentire.
Funzionando, cosa produce?. Il meccanismo non è fine
a se stesso. Ora, il meccanismo automatico funzionante è
costituito di una realtà umana nuova, che diventa la regola
guida dell’uomo. La realtà nuova si chiama coscienza.
1) Per sé la coscienza è una conoscenza razionale convinta:
capace di aspirare e di assorbire completamente la
volontà, che si dispone al servizio dell’intelligenza. La
conoscenza razionale è un’attività esclusiva della mia
intelligenza.
2) Ma anche la mia istintività ha una sua conoscenza che
per il modo di farsi e per gli elementi impiegati prende
il nome di conoscenza istintiva. Ora, questa conoscenza
istintiva, che si va accumulando di continuo, finisce
per comporre una conoscenza convinta: una coscienza
che si qualifica come istintiva.
Alla conoscenza istintiva concorre la parte istintiva del
meccanismo automatico: l’istinto, con tutto quello che è
informato da esso. Ha la forma dell’istinto: il centro della
persona: lo spirito di amore del Padre con il suo Agente;
dal primo parte il sentire istintivo, dal secondo l’agire
istintivo. Il centro della persona è stato istintivizzato da
Satana: gli ha imposto la forma dell’istinto. La conoscen-
za istintiva si distende in questo percorso: i tocchi veicolati
dall’istinto giungono all’amore per me, che mi dà il
suo sentire: mi piace o non mi piace. Quel sentire azionato
dall’Agente mi fa prendere quel che mi piace ed eliminare
chi non mi piace. Per istinto mi amo e odio. Tutti i
tocchi concorrono alla conoscenza istintiva e tutti li fa
istintivamente convinti: ecco la coscienza istintiva. Sono
tutti fortemente collegati e convergenti a un’identica azione.
C’è comunione perfetta tra di loro.
A quale età della persona si deve assegnare la formazione
della coscienza istintiva?. A quell’età in cui l’essere
umano ancora non dispone della sua attività razionale.
Sono gli anni dell’infanzia. Vi funziona esclusivamente il
meccanismo nella sua parte istintiva.
La sua formazione è graduale e bene sopportata nella crescita,
e a quattro anni si può dire sicuramente confezionata,
anche perché a quell’età si nota già la presenza e appare
chiaramente un’attività incipiente razionale che dapprima
si inserisce sulla istintiva, e poi gradualmente la va
sostituendo. A quattro anni la coscienza istintiva è presente
nella sua pienezza e l’infante va pienamente convinto di
prendere ciò che gli piace e di scartare ciò che non gli
piace. L’infante ha la sua guida per il resto della sua vita:
una guida cieca.
Una guida fatta di morte viva dell’amore, fatta di amore di
odio, una guida verso la morte eterna dell’amore. I genitori
non ne sanno nulla; anzi, ciecamente, pensano e sentono
e parlano dell’innocenza dell’infante. Peggio ancora:
tutto ciò che piace per farlo contento, e prontissimi ad
accumulare la piacevolezza delle cose per sciogliere i suoi
capricci. Educatori accecati ed accecanti.
Quella coscienza non è solo conoscenza, ma accumulo di
morte dell’amore, che va a comporre la massa dell’inconscio
che ci terremo addosso fino alla fine dei tempi.
Una guida, quindi, abbiamo visto, seguita e creduta. La si
sente e crede in proprietà personale, mentre invece viene
imposta da Satana.