Il funzionamento del meccanismo...

Il funzionamento del meccanismo automatico.
Passaggi distinti, percorso sicuro, approdo garantito,
accoglienza generosa (o totale). Tre schiavi al comando di
uno solo. Il cammino dei tocchi esterni: dalla periferia al
centro dell’uomo.
Dio: è Lui all’inizio che mi ha confezionato. Satana mi ha
riconfezionato, sfruttando il mio battesimo Paterno e la
mia cresima Pneumatica.
1) Spezza la comunione esistente, e ne ricava l’istinto al
comando.
2) Impone all’amore Paterno e al suo Agente la forma propria
dell’istinto.
3) Mi blocca in direzione mia l’amore Paterno: ed è la sua
morte viva; e l’Agente lo sarà della morte dell’amore.
4) Il mio spirito è posto in schiavitù totale.
Le componenti del nuovo meccanismo si collocano così in
questo ordine (dall’alto verso il basso): l’istinto, lo spirito
di amore del Padre, il suo Agente, il mio spirito; con una
nuova comunione Satana le unisce in armonia perfetta, in
modo che l’una muova l’altra, e così concordemente concorrono
tutte e quattro a far compiere un cammino (di me
ammalato) verso la morte dell’amore: dall’essere, al fare,
al diventare. Così l’amore Paterno va alla sua morte insieme
alla persona che diventa.
Il meccanismo dispone di una energia umana: è l’istinto; e
di una divina: è l’Agente della morte dell’amore. Il meccanismo
è predisposto in ogni sua parte, ed è pertanto
pronto a funzionare. Siamo alla accensione (avviamento)
del meccanismo. Ci pensano le cose e le persone che,
ponendosi davanti a me, mi toccano continuamente.
1) I loro tocchi sono passaggi distinti. Disponiamo di vari
sensi; i più impegnati sono sicuramente la vista e l’udito;
molto meno, invece, il tatto, il gusto, l’odorato.
Consideriamo soprattutto la vista e l’udito. Le immagini
vanno alla vista; le parole vanno all’udito. I due sensi
– vista e udito – hanno il compito di ricevere i tocchi, e
poi di trasmetterli. Nessun tocco si ferma in essi, ma
con velocità somma vengono trasmessi al centro della
persona.
2) Il percorso è lineare: nessun tocco subisce ritardo o
dispersione. Con ordine perfetto viaggiano rispettando
la precedenza nel tempo: non uno scarta l’altro, non
uno supera l’altro, non uno spinge l’altro, non uno butta
fuori pista l’altro.
Vanno tutti a formare un traffico intensissimo, ma mai
caotico. Occorre riconoscere che ai nostri giorni la sua
intensità va crescendo in un modo esagerato.
E questa è una enorme differenza tra ieri e oggi. Ieri, un
traffico meno intenso, e con i tocchi che si svolgevano
col ritmo delle cose naturali; oggi, un traffico dalla
intensità esagerata, anche perché i ritmi vengono accelerati
da tutta una rete di mezzi di comunicazione sociale
– i cosiddetti ‘mass-media’ – che non danno più riposo
ai nostri sensi. Essi infatti sono sotto uno stimolo
incessante; e questo, si attua più che mai nelle nuove
generazioni.
3) Poiché il percorso è sicuro, l’approdo è sempre garantito.
I tocchi dove approdano?. Tutti quanti raggiungono
il centro della persona. Non è il centro fisico: quello
non c’entra. Vanno tutti al centro pneumatico. Gesù,
nel Vangelo, lo chiama ‘il cuore dell’uomo’, da cui esce
tutto quanto il suo male - ed è vero. Siccome il cuore
della persona riceve tutti i tocchi, lo possiamo anche
chiamare, a questo punto, ‘stazione vivente’. Centro,
cuore, stazione: di che cosa sono fatti?. È un centro
pneumatico: è formato dallo spirito di amore del Padre
con il suo Agente, ambedue dalla forma istintiva, e
entrambi egoisticizzati.
4) L’accoglienza dei tocchi è la garanzia dell’automatismo
di quel centro pneumatico. Esso infatti accoglie
tutto, subito, sempre e bene ogni arrivo dei tocchi esterni.
Noi siamo tentati dai tocchi esterni.
Come noi, così anche Gesù; soltanto che Gesù li blocca
al di fuori e li respinge; in noi, invece, essi hanno un
percorso facilissimo. Lo hanno sia i tocchi necessari:
quelli legati al vivere e all’operare, ma ancor di più
quelli non necessari, che hanno una potenza eccezionale.
Il compito del cristiano è di controllare i necessari,
ed eliminare i voluttuosi