Agente della morte...

Agente della morte dell’amore. Agente dunque di Satana.
E coagente mio: tutto per me, e insieme con me.
E il mio agire gli dà una crescita continua. Quindi cresce,
come Agente della morte, di Satana e come coagente mio.
E il suo fare ha le qualità dell’istinto.
La prima sintesi, a questo punto, la possiamo esprimere
così: “Ad ogni tocco, il mio sentire”.
E la seconda sintesi, che abbiamo cominciato a svolgere,
è: “Ad ogni sentire, il mio agire”. Dal sentire, io devo passare
all’agire. Colui che mi costringe a questo passaggio è
lo Pneuma Paterno: l’Agente dell’amore Paterno, e dal
Padre inseparabile.
Ogni qualvolta la concezione umana viene battezzata
dello spirito di amore del Padre, viene anche simultaneamente
cresimata dal suo Agente.
Ed è proprio per questo che un battesimo è sempre anche
cresimato. Se non lo è, non esiste.
Battesimo Paterno Cresimato, dove lo spirito di amore del
Padre e il suo Agente formano il centro della persona.
Amore Paterno ed energia Pneumatica sono dunque il mio
centro. L’amore mi da il sentire; l’Agente mi dà l’agire. Lo
può fare perché è energia divina dell’amore Paterno.
E il mio è un centro di morte Paterna, e il suo Pneuma ne
è l’Agente di morte. E io me lo sono così trovato il mio
amico più sincero e più fedele.
Quello che fa, infatti, lo fa tutto quanto e soltanto per me.
Ma un tragico amico, perché quello che fa è tutto per la
mia morte: quella dell’amore. Proprio perché Satana mi ha
egoisticizzato sia l’amore Paterno, sia il suo Agente.
Ed è anche coagente mio: non fa mai da sé, ma sempre con
me. Prima si serve della mia istintività, poi della mia
razionalità.
Per natura, lo Pneuma è l’Agente dell’amore Paterno; e
per formatura è diventato l’Agente di Satana. Non pensiamolo
dunque molto indaffarato Satana, dal momento che
ha piegato - al suo totale servizio e senza la possibilità di
opporgli alcun rifiuto – l’Agente dell’amore Paterno. E
per tutta la mia vita anch’io ora gli sarò schiavo, e fedelissimo.
Le qualità del suo agire:
1) L’Agente della morte fa sempre agire ad ogni sentire.
Non c’è un sentire che non segna il suo agire, fosse
anche soltanto nel desiderio.
Quando mi si dice che il vedere certe situazioni non fa
né caldo né freddo, io faccio questa riflessione: il sentire
c’è sempre; tu credi di non averlo, ma esso ha il primato
in te. E anche il piccolo e banale sentire va a fare
massa con il grande sentire.
2) L’Agente fa velocemente, perché fa fulmineamente. La
sua velocità nell’agire è la massima possibile: più veloce
di così non si può essere.
3) Fa potentemente: la sua forza è travolgente. È la forza
di un uragano, di una valanga, di un’atomica.
4) Fa infallibilmente: non sbaglia mai. Mi fa sempre prendere
ciò che mi piace, come mi fa sempre eliminare
quello che non mi piace.
Non possiamo ora non constatare la sua crescita ininterrotta.
Cresce la persona, facendo crescere anche l’amore di
odio; cresce il suo Agente, e la sua crescita può raggiungere
vertici tali da non potersi più sfibrare né fiaccare.
Più ci amiamo, e più odiamo; e più gigante, nel frattempo,
si fa l’Agente della morte.